Voglio ristrutturare utilizzando il superbonus al 110%, come posso fare?

Il nuovo decreto rilancio e in particolare il super bonus ha dato avvio a un nuovo movimento in Italia per quanto riguarda il campo delle ristrutturazioni. Persone che non avevano mai pensato di ristrutturare in questo momento la casa si sono attivate per riuscire a dare nuova vita alla propria abitazione. Il lato positivo di questo decreto è appunto l’essere riuscito a dare movimento ad un settore che è in crisi da molti anni.

L’incentivazione alla ristrutturazione è assolutamente qualcosa che nel nostro Paese era necessaria.

Fino a qui però sembra tutto molto bello e come tutte le cose belle bisogna guardarle bene per cercare di non incappare in qualche zona d’ombra.

Mettiamoci dal punto di vista di chi vuole realizzare una ristrutturazione.

Sicuramente avrà il dubbio su chi contattare: impresa di costruzione, ingegnere, architetto, installatore, aziende che operano in ambito energetico, banche per la cessione del credito.

UNICA COSA CERTA E’ CHE COME PRIMO PASSO BISOGNA AFFIDARSI A TECNICI ESPERTI NEL SETTORE.

In quale altra perplessità incorrerà un committente che decide di ristrutturare la propria casa e si affida a tecnici competenti?

Tra i timori di un soggetto non esperto in materia di riqualificazione edilizia e di gestione dell’energia e quindi che non ha dimestichezza con i meccanismi  del super bonus introdotto dal decreto rilancio (art. 119 del dl 34/2020) quando gli viene detto “ non ti dovrai preoccupare di nulla e soprattutto non dovrai pagare nulla” (su quest’ultimo punto bisognerebbe ovviamente analizzare bene l’intervento che si vuole realizzare) sarà la nascita dell’incertezza di potersi veramente fidare.

Quali sono i rischi che possono insorgere per un committente dopo aver firmato il contratto?

Di fatti qualche rischio c’è al quale bisogna porre attenzione ed è di natura duplice.

Il primo nasce dal mancato ottenimento dei bonus fiscali (RESTITUZIONE DEL CREDITO) e l’altro è la poca attenzione alla realizzazione a regola d’arte dell’opera nel campo che riguarda la diligenza, la prudenza e la perizia che devono caratterizzare l'opera dell'appaltatore.

Nel primo caso bisognerà cautelarsi attraverso il disciplinare d’incarico che dovrà prevedere in maniera chiara l’obbligo di risultato e le relative penali in caso di inadempimento. Nel secondo caso il contratto d'appalto ed il contratto d'opera professionale con il direttore dei lavori/progettista devono essere meticolosi, e anche le garanzie assicurative devono essere affidabili e precise.

Anche nel caso di piccoli interventi sarà quindi opportuno per il committente tutelarsi con incarichi e contratti ben definiti.

Analizziamo ora il concetto di “gratuità” che da sempre ha accompagnato qualsiasi pubblicità a questo nuovo incentivo.

Bisogna sottolineare che sono gratuiti i soli interventi COMPRESI nell’ Ecobonus 110%. Chiaramente per tutti i lavori differenti da questi nelle opere di ristrutturazione una quota rimane a carico del committente.

Ad esempio: se sto sistemando la facciata del mio edificio inserendo come intervento trainante migliorativo al livello energetico il cappotto termico ed il mio edificio però ha dei balconi, il rifacimento dei parapetti non rientra all’interno del decreto ma rientra all’interno del BONUS FACCIATE dove è possibile UNA DETRAZIONE FISCALE DEL 90%.

Quindi quest’ultimo intervento non è compreso all’interno del superbonus e ciò implica che una parte deve essere pagata dal committente.

Pertanto bisogna porre molta attenzione alle opere edilizie che si andranno a realizzare ed importante rimane sempre il rivolgersi a tecnici competenti ED ESPERTI NEL SETTORE.

Nondimeno però sottolineiamo di quanto sia significativo questo nuovo decreto che ha sicuramente come scopo di consentire il rilancio di un comparto (quello delle ristrutturazioni) che era stato ormai dimenticato a favore del nuovo.

Voglio ristrutturare utilizzando il superbonus al 110%, come posso fare?

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